D: Puoi dirci qualcosa sulle prossime innovazioni TENA che puntano a questo risultato?
Noi di TENA stiamo sviluppando un sensore indossabile per la vescica, davvero finalizzato alla prevenzione. L’idea è che, grazie a questo, potremo misurare non l’umidità di un prodotto, ma la quantità di urina presente nella vescica. Per alcune condizioni, come lesioni del midollo spinale e altri stati che provocano incontinenza, possiamo dire alle persone quando devono andare alla toilette prima di usare il prodotto.
D: Quale risultato avrà tutto ciò sull’impatto ambientale della linea di prodotti TENA?
Sono convinto che queste soluzioni hanno lo straordinario potenziale di ridurre l’impatto ambientale grazie al ricorso a prodotti ottimali nel momento ottimale e, in alcuni casi, anche alla riduzione dell’esigenza di prodotti assorbenti. Un esempio di questo è il sensore indossabile per la vescica.
D: Quali sono le priorità di costante innovazione per il futuro di TENA?
La prevenzione occuperà un posto sempre più importante, sarà sempre più cruciale per garantire il benessere. Credo anche che il livello di creazione in collaborazione sarà superiore. Se guardiamo agli ultimi anni, un’azienda forniva una soluzione dalla A alla B. Ora si tratta piuttosto di un ecosistema, o di una rete, in cui il cliente è una delle parti. Aumenta la rilevanza.
Sappiamo che l’incontinenza rappresenta una grande sfida per i caregiver familiari e per gli operatori professionali, che devono occuparsi anche di demenza, nutrizione, ecc. Quindi le domanda per noi sono “Dove disponiamo di questi partner?”, “Come possiamo noi essere il partner rilevante per i nostri clienti e consumatori?”.